ISOLA MAGGIORE
L’Isola Maggiore si eleva dalle acque del lago Trasimeno in prossimità della sponda settentrionale a poche centinaia di metri dalla costa.
Data:
13 Dicembre 2013
L’Isola Maggiore si eleva dalle acque del lago Trasimeno in prossimità della sponda settentrionale a poche centinaia di metri dalla costa. Frazione del Comune di Tuoro è raggiungibile con i traghetti della navigazione del lago Trasimeno, con partenze da Punta Navaccia, Lido di Tuoor, da Passignano s.T., e Castiglione del Lago. La visita permette di vedere al contempo un magnifica paesaggio naturale ed un inaspettato patrimonio storico-artistico che rimanda ad un lontano passato in cui la popolazione isolana che arrivò a contare nel XVI anche 600 unità contro le 30 attuali, si distinse per la florida attività economica legata alla pesca oltre che per un particolare fervore religioso.
Il percorso di visita si snoda attraverso passeggiate sui comodi sentieri che circondano l’isola tra ulivi, cipressi, lecci e pioppi, dai quali si apre un incantevole panorama a perdita d’occhio su tutto il perimetro del lago, con la cintura dei paesi rivieraschi e delle colline che lo circondano.
Di grande fascino è il piccolo borgo situato sulla costa occidentale dell’isola, oggi distribuito solo lungo via Guglielmi, ancora costellata di monumenti sia medievali che cinque-seicenteschi.
Ma in origine l’insediamento si estendeva anche a monte di quello attuale.
Ottime le possibilità gastronomiche con le specialità di pesce di lago, e quelle offerte dall’artigianato locale con il famoso pizzo d’Irlanda da circa un secolo attività principale delle donne dell’Isola.
L’isola fu certamente già abitata in età etrusco-romana e poi nel corso dell’alto medioevo quando PER le popolazioni costiere poteva costituire un sicuro rifugio dalle scorrerie degli eserciti barbarici. Una comunità stabile esisteva anche del dodicesimo secolo. Sappiamo infatti che la popolazione dell’isola in un momento imprecisato tra il 1139 ed il 1174 si sottomise al Comune di Perugia allo scopo di riceverne protezione . Nel XII secolo inoltre fu edificata la chiesta di san Salvatore e forse anche quella di San Michele Arcangelo sulla sommità dell’Isola. L’economia è stata sempre fondata sulla pesca tutt ‘ora praticata dai pochi abitanti stabili, tanto che in età medievale le imposte che la comunità doveva al Comune di Perugia venivano pagate per lo più in partite di pesce. Nel corso del ‘300 l’Isola si arricchì di altri importanti edifici come la cosiddetta Casa del Capitano del Popolo, ed il convento di San Francesco, costruito nel 1328. Sull’isola infatti San Francesco avrebbe trascorso una Quaresima in digiuno e preghiera. Nel corso dei secoli successivi sorsero anche altri complessi come la chiesa di San Leonardo, la chiesa del Buon Gesù e l’Oratorio della Buona Morte, questo anche in dipendenza dell’elevatissimo numero di confraternite religiose i cui membri laici erano dediti all’assistenza dei bisognosi. Tutti elementi che testimoniano la presenza di una comunità vivace e generosa.
Chiesa del Buon Gesù. Uscendo dal porto su via Guglielmi è il primo edificio a sinistra. Nasce come oratorio della Compagnia intitolata al Buon Gesù nel XV secolo ed ebbe presto un notevole sviluppo e l’annessione di molti beni. Nel 1728 con decreto di Marco Antonio Ansidei, vescovo di Perugia, fu unita alla cattedrale di San Lorenzo. La facciata e l’interno della chiesa subirono una trasformazione tra la fine del XVII secolo e del successivo quando furono adattate al gusto barocco. Ciò appare chiaro soprattutto guardando al grande altare con le due colonne porfidi laterali riprese fedelmente da quelle già realizzate da Gian Lorenzo Bernini per il famoso baldacchino della basilica di San Pietro a Roma. Della chiesa sono conservate anche due tele rappresentanti una Assunzione della Vergine cui assistono alcuni santi del XVII secolo e la presentazione di Gesù al tempio, opera dipinta nel 1736 da Anton Maria Garbi pittore originario di Tuoro e molto attivo nell’area perugina e nei centri del Trasimeno.
Il Centro informazioni e documentazione ed informazioni sulla storia dell’Isola presso la Casa del Capitano del Popolo. La finalità del centro è essenzialmente quella di illustrare i vari aspetti peculiari della storia dell’Isola sul piano dell’economia della religiosità e dell’arte, per poter meglio comprendere una realtà sociale ed economica che in passato si rivelava molto più complessa ed attiva rispetto a come oggi ci appare.
Le informazioni fornite permettono così di affrontare la visita dell’Isola e dei suoi monumenti inserendo ciò che resta in un contesto più ampio ed articolato. Gli spazi interni dell’edificio sono divisi per nuclei tematici: al piano di ingresso una serie di pannelli e di suggestive ricostruzioni grafiche illustrano la vita economica dell’isola incentrata come ovvio sulla pesca. Il piano seminterrato anche attraverso l’esposizione di antichi gonfaloni processionali è dedicato all’ aspetto della religiosità degli isolani, espressa dalla fervente adesione alle numerose confraternite che vi esistevano.
Il primo piano invece è incentrato sulle opere d’arte presenti nelle chiese dell’ isola con la possibilità di piccoli spazi espositivi ma con l’intento primario di stimolare la visita ai monumenti in alcuni casi ricchi di pregiati affreschi datati tra il XII ed il XIV secolo.
Ultimo aggiornamento
15 Gennaio 2022, 00:28