Il nome del paese di Tuoro, deriva probabilmente dalla forma “torus” che in latino significava originariamente rigonfiamento, sporgenza. In seguito nell’uso corrente, in particolare quello legato ai nomi di luogo, con questo nome è stato espresso il concetto che richiama una forma tondeggiante quella propria di un rilievo. Nella documentazione medievale, tra Arezzo e Trasimeno, compaiono una serie numerosa di nomi di località tutte collocate su posizioni rilevate rispetto alle valli circostanti. Sono ancora presenti in Valdichiana Tuori di Arezzo e Tuori di Castiglion Fiorentino. Al Trasimeno, oltre a Tuoro, il vicino villaggio di Torale. Esiti dello stesso tipo sono noti in tutta l’Italia centro meridionale. Dalla stessa voce latina deriva anche il nome di un importante tecnica di pesca medievale praticata al Trasimeno: la pesca dei “tori” o “tuori” – così veniva denominato il grande mucchio che veniva costruito calando nell’acqua in estate un numero notevole di fascine di querce nei bassi fondali lacustri. Qui i pesci in inverno cercavano riparo dal freddo e venivano catturati utilizzando una rete da circuizione di notevoli dimensioni appesa ad un circuito di tronchi piantati nel fondale.